Leonardo è fra i leader mondiali nel settore navale, partner strategico della Marina Militare italiana e punto di riferimento per le forze navali di molti paesi. In particolare, per l’underwater, l’azienda mette in campo tecnologie e prodotti innovativi per rispondere alla necessità di garantire adeguate capacità di sorveglianza e controllo degli spazi subacquei, considerati i complessi scenari operativi che caratterizzeranno il futuro delle operazioni in questo settore. Tra questi, il nuovo Combat Managment System (CMS) per sottomarini, il primo prodotto del genere realizzato dall’azienda. Una sfida molto importante, che amplia un portafoglio dove Leonardo vanta già uno dei CMS per unità di superficie tra i più avanzati presenti sul mercato, l’ATHENA MK2, oggi a bordo dei Pattugliatori Polivalenti d’Altura, della nuova LHD (Landing Helicopter Dock) TRIESTE e della LSS (Logistic Support Ship) VULCANO della Marina Militare. Proprio da questo sistema, e dai 20 anni di esperienza nel Comando e Controllo navale, è partito lo sviluppo dell’ATHENA MK2/U, destinato ai sommergibili U212 NFS, le nuove unità sottomarine attualmente in costruzione per la Marina Militare italiana.
Il prodotto è caratterizzato da grande modularità e flessibilità, grazie all’integrazione di nuovi sistemi e funzioni, e da una serie di capacità condivise con l’ATHENA MK2: la gestione della situazione tattica e dei sensori organici (adattata ai sistemi sonar), l’acquisizione della situational awareness, l’interoperabilità, la registrazione e l’analisi dei dati. Tali capacità distintive, già testate con l’ATHENA MK2 sulle unità di superficie, vengono adattate alle peculiarità dell’ambiente underwater con l’integrazione di ulteriori specificità proprie del dominio subacqueo (o Underwater Extended Capabilities), quali la Target Motion Analysis (TMA), il Video Processing, la gestione del siluro pesante e l’esteso utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale per numerose funzioni. La Target Motion Analysis, tipica di un sottomarino, per esempio, determina la posizione degli oggetti in movimento nello scenario operativo e li ricostruisce, appunto, tramite algoritmi di intelligenza artificiale che si affiancano a quelli matematici, per potenziarne le prestazioni. Anche l’attività di Video Processing è gestita da algoritmi di IA: un modo per fornire una situazione tattica migliorata grazie ai video e alle immagini raccolte dai periscopi, e all’utilizzo di realtà aumentata. Insomma, un importante ausilio per perfezionare il rilevamento e la raccolta delle informazioni e la loro visualizzazione da parte degli operatori.
Per quanto riguarda l’hardware del sistema, l’elemento innovativo sono le consolle multifunzionali che costituiscono l’interfaccia uomo-macchina e che consentono, anche attraverso l’uso di realtà aumentata, una visualizzazione facilitata della “parte tattica” e delle informazioni raccolte dai vari sensori. Costituite da due monitor verticali multitouch, le consolle differiscono da quelle installate sulle unità di superficie: bisogna infatti tener conto dei vincoli installativi propri di un sottomarino (spazi ridotti, requisiti di bassa rumorosità, contenimento dei consumi elettrici). Ed esattamente tali vincoli sono alla base dell’architettura hardware del CMS: le consolle sono infatti raffreddate ad acqua per ridurre il rumore e sono prodotte in una speciale fibra di carbonio per rispettare i requisiti citati in precedenza.
Ogni consolle, poiché multifunzionale, consente di svolgere una qualsiasi delle funzioni del sistema (in base al tipo di login effettuato dall’operatore) e di utilizzare le interfacce grafiche uomo-macchina delle varie componenti integrate con il CMS (attraverso la loro visualizzazione sulle consolle stesse), che siano il sonar piuttosto che i dispositivi di “guerra elettronica” o, ancora, il sistema d’arma (siluro). Infine, grazie alle sue capacità di scalabilità, il nuovo CMS è installabile su sottomarini di dimensioni ridotte, potendo operare con un numero minore di consolle, e su sottomarini già in servizio nell’ambito di programmi di aggiornamento. Si tratta, dunque, di un prodotto che potrebbe essere molto appetibile su un mercato, quello della subacquea, in grande e repentina crescita.