Nuove esigenze di connettività richieste dalla logica multi-dominio, elevata resilienza, bassa osservabilità: sono questi i fattori principali che guidano lo sviluppo e le future evoluzioni dei sistemi avionici di comunicazione di Leonardo, da oltre 50 anni nel settore con una gamma di prodotti capaci di soddisfare i requisiti più sfidanti. Il portafoglio comprende radio HF/VHF/UHF e i più sofisticati data link in banda L, C, Ku, Ka con capacità di comunicazione voce/dati per applicazioni LoS, ossia entro la linea dell’orizzonte - che, per un velivolo in quota, può misurarsi in centinaia di chilometri - e BLoS, ovvero oltre la linea dell’orizzonte. A questi si aggiungono cifranti stand-alone o integrate in apparati e sistemi di intercomunicazione sicuri di bordo.
Le comunicazioni radio di nuova generazione: la Software Defined Radio
Grazie all’esperienza acquisita nel programma European Secure Software Defined Radio (ESSOR), Leonardo ha maturato una propria tecnologia Software Defined Radio (SDR) all’avanguardia e ITAR (International Trafic in Arms Regulation) free, quindi facilmente esportabile. Sviluppate in Italia presso gli stabilimenti di Genova e Pomezia e prodotte a Cisterna di Latina, le radio SDR di Leonardo soddisfano lo standard SCA (Software Communication Architecture), con un’architettura proprietaria che consente di separare la piattaforma hardware (SWave®) dalle applicazioni software (SelfNet®), chiamate forma d’onda, ottenendo così una soluzione flessibile ed efficiente a basso SWaP (Size Weight and Power consumption), che si adatta facilmente a velivoli ad ala fissa e rotante, con o senza equipaggio. In questo modo, l’hardware rappresenta l’elemento di base per ospitare forme d’onda già esistenti e future. Anche Leonardo realizza avanzate forme d’onda in grado di garantire prestazioni ottimali e interoperabilità.
Prodotto di punta nel settore delle comunicazioni avioniche è la radio compatta SRT-800, multibanda e multi-forma d'onda, dal 2021 integrata sulla flotta di AWACS della NATO. Su ciascuno dei 14 velivoli E-3A sono presenti 6 SDR SRT-800, che ne garantiscono tutte le comunicazioni voce e dati e le comunicazioni tattiche sicure/cyber-resilienti. Un singolo sistema SRT-800 è in grado, infatti, di sostituire apparati tradizionalmente separati - UHF/VHF, SATCOM, SINCGARS e cripto.
Sistemi avionici di comunicazione di Leonardo sono presenti anche sul convertiplano V-22 OSPREY - il ricetrasmettitore HF SRT-200, per comunicazioni radio voce/dati, dotato di un’antenna realizzata ad hoc - e sul velivolo da sorveglianza E-2D HAWKEYE della US Navy - che dispone di radio HF SRT-400 - senza dimenticare la radio di “back-up” della flotta F-35.
Una connettività sempre più digitale
L’azienda è attiva anche nel campo dei data link, come dimostra il Wide Band Data Link, con prestazioni elevate, in banda Ku e una velocità massima di trasmissione dati fino a 44 Mb/s, presente sui velivoli a pilotaggio remoto Global Hawk della NATO. Altro esempio sono i tactical data link, come il MIDS-LVT Link 16 in banda L, sviluppato all’interno del consorzio EuroMIDS, a bordo di numerose piattaforme per supportare applicazioni di comando e controllo in ambito multi-dominio.
In Italia e in ambito multi-nazionale, gli apparati di comunicazione Leonardo sono integrati nei nuovi programmi elicotteristici dell’azienda e sono a bordo dei velivoli proprietari, nonché dei caccia Eurofighter Typhoon, dei G550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning) e degli elicotteri NH90.
Tutti i dispositivi sono interoperabili, grazie alla compatibilità con le varie forme d’onda utilizzate dalla NATO - come ad esempio Link 16, Link 22, SATURN, HAVEQUICK o SINGCARS – e sono certificati secondo i requisiti richiesti per applicazioni in cui è necessario un elevato grado di sicurezza, tra cui TEMPEST, COMSEC e COMPUSEC. Leonardo si occupa poi direttamente dell’implementazione delle tecnologie cifranti – che possono essere già integrate nelle radio, oppure offerte come equipaggiamenti stand-alone, per esempio la famiglia di cifranti CM-107 CM-109 CM117 - e delle contromisure per la protezione specifica delle comunicazioni dal jamming.
Uno sguardo al futuro
Oggi il nuovo traguardo è rappresentato da programmi come il GCAP (Global Combat Air Programme) o il New Generation Rotorcraft. Gli scenari in cui si troveranno a operare tali piattaforme richiederanno un’elevatissima capacità di comunicazione per garantire una connessione in linea con l’approccio multi-dominio: dunque, comunicazioni resilienti a eventuali disturbi, a banda larga per garantire il rapido interscambio di informazioni, e basate su sistemi a bassa rilevabilità, ad esempio sfruttando antenne a scansione elettronica che consentano di orientare le emissioni del fascio nella sola direzione voluta, siano esse in radiofrequenza o di tipo laser.
In quest’ultimo ambito, in chiave GCAP, l’azienda sta lavorando a un Intra Flight Data Link che unisce la bassa osservabilità/rilevabilità delle comunicazioni all’elevata capacità di trasmissione.
Nello sviluppo dei nuovi sistemi di comunicazione, è anche importante sottolineare il ruolo di alcune innovative infrastrutture di Leonardo: da un lato le capacità di calcolo del supercomputer da vinci-1, dall’altro il Battle Lab di Torino. Quest’ultimo permette di simulare, tramite digital twin, le reti avioniche del futuro, le tecniche di “pianificazione immersiva” e, mediante l’ausilio dell’intelligenza artificiale, il supporto alle decisioni. In questo contesto, la gestione dello spettro, in scenari sempre più congestionati per la presenza di conflitti di radiofrequenze e “inquinamento elettronico” della rete, diventa determinante per l’esito della missione.